Le detrazioni fiscali per ristrutturazione o riqualificazione energetica, soprattutto in questi anni di crisi del settore edilizio, sono state un pilastro portante le nostre imprese e, perchè no, per le nostre famiglie, che sono riuscite a risparmiare migliaia di euro su lavori a volte indispensabili. Se alle detrazioni fiscali  si aggiunge il Piano Casa Veneto, beh, possiamo dire che l’edilizia ha ancora qualche carta da giocare.

Prima di parlarti di detrazioni fiscali, voglio mostrarti questa immagine.

Detrazioni fiscali ristrutturazione
Ristrutturazione di casa mia: bifamiliare su un vecchio rustico.

Siamo io, mia moglie (allora la mia fidanzata) e mio fratello con mia cognata. Stavamo, pian piano, ristrutturando un vecchio rustico di fine ‘800. Dopo tante domeniche passate a ripulirla e fare qualche lavoro, per risparmiare qualcosa, siamo riusciti a farla diventare la casa dove stiamo facendo crescere i nostri figli.

Beh, devi sapere che la ristrutturazione di quel rustico è stata particolarmente impegnativa, ma ci sta restituendo circa 3500,00 € all’anno per 10 anni semplicemente sfruttando la legge delle detrazioni fiscali.

Ora cercherò di spiegarti come funzionano le detrazioni fiscali sviluppando questi 3 punti fondamentali:

1 – Chi può usufruire delle agevolazioni;

2 – Come funziona?

3 – Detrazioni fiscali + Piano Casa: binomio perfetto!

 

1 – Chi può usufruirne?

In pratica chiunque abbia un reddito soggetto ad IRPEF (Imposta sul reddito sulle persone fisiche, quindi operai, liberi professionisti, artigiani o imprenditori, che abbiano un diritto reale sul bene:

a) Proprietari o nudi proprietari 
(cioè coloro che possiedo sono “i muri” e non l’utilizzo del bene)

b) Usufruttuari (chi gode e ha il possesso del bene)

c) Locatari o comodatari (chi è in affitto) o qualunque altro diritto legato al possesso del bene.

La vera RIVOLUZIONE (!!!!!!) è dovuta a quanto è stato definito con il D.L. 34/2020, con il quale è possibile cedere il credito. Questa possibilità ci permettere di monetizzare letteralmente la detrazione maturata, invece che portarla in detrazione negli anni.

 

2 – Come funziona?

La Legge sulle detrazioni fiscali, che viene prorogata di anno in anno, si divide fondamentalmente in due tipologie: per il recupero fino al 50% e fino il 65% della spesa sostenuta, in base al tetto massimo stabilito, in 10 anni di tempo.

Esempio:

spendo 50.000,00 per ristrutturare l’immobile, il recupero previsto è del 50%, quindi € 25.000,00 €, e riceverò in busta paga 2.500,00 € all’anno.
Se detraggo il 65%, per la riqualificazione energetica, detrarrò il 65% di 50.000,00, che sono 35.750,00 €, che sono 3.575,00 € all’anno.

Vediamo nello specifico.


Detrazioni del 50%, su quali lavori posso detrarli?

Questo tipo di detrazioni vengono applicati per tutti gli interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia su edifici residenziali, quindi:

  • Lavori di isolamento termico;
  • Opere edili in genere;
  • Risanamento conservativo;
  • Sostituzioni di serramenti;
  • Adeguamento degli impianti elettrici e termo-tecnici;
  • Impianti di allarme;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Isolamento acustico;
  • Bonifica dell’amianto;

e ultimo, ma non il meno importante,

  • Costruzione o acquisto di un box auto.
 

La manutenzione ordinaria (la mano di bianco, ecc.) non viene compresa, eccezion fatta per le parti comuni di un condominio.

Dentro queste spese rientrano l’IVA, le spese tecniche, gli oneri di urbanizzazione e molto altro ancora.

L’importo massimo su cui calcolare la detrazione è di 96.000,00 €

Quindi: il 50% di 96.000,00 € = 48.000,00 € (4.800,00 € all’anno di detrazione per 10 anni).

Qui trovi la Guida dell’Agenzia delle entrate.


Detrazioni del 65% per riqualificazioni energetica.

In linea di massima funziona come per le detrazioni del 50%, si differenza sostanzialmente per lo scopo, nella quantità di detrazione e nella pratica :

a) si detraggono tutte le spese funzionali alla riqualificazioni energetiche per migliorare la classe energetica dell’edificio (simile a quello degli elettrodomestici: classe A, ecc.);

b) L’importo detraibile può raggiungere i 100.000,00 €, quindi fino ad un importo dei lavori di circa 154.00,00 € (a differenza dei 96.000,00 € della detrazione del 50%);

c) Bisogna notificare fine lavori ad un ente certificatore ENEA, il quale determina quanto è possibile detrarre.

Qui trovi la Guida dell’Agenzia delle entrate.

Le detrazioni non sono cumulabili con quelle del 50%, ma si possono cedere!!!

 

Detrazioni del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici

Chiunque voglia acquistare mobili ed elettrodomestici per la casa ristrutturata, può detrarre il 50% della spesa fino a 10.000 €.

E’ possibile detrarre:

  • Letti e materassi;
  • poltrone;
  • cucine;
  • armadi;
  • cassettiere;
  • ecc…
 

Non è possibile far rientrare in questa categoria i pavimenti, tendaggi e altri componenti di arredo.

Gli elettrodomestici devono avere classe A+ e A per i forni:

  • Frigoriferi;
  • forni normali e a microonde;
  • lavatrici;
  • apparecchi elettrici per il riscaldamento;
  •  

Le detrazioni comprendono anche le spese di trasporto e di montaggio.

Con la Legge di Stabilità 2016 è stata introdotta anche la detrazione del 50%, fino ad un massimo di 16.000,00 € per le coppie (anche di fatto) under 35 che acquistano una nuova Prima Casa.

 

Come si detrae?

I passaggi sono questi:

1) Comunico ai vari enti (Comune e Asl, principalmente) i lavori da eseguire, quindi potrebbe servire una pratica edilizia, più o meno elaborata)
2) Si eseguono i lavori;
3) Si pagano le fatture con IVA al 10%, tramite bonifico (pena l’annullamento delle detrazioni);
4) Si portano fatture e copie dei bonifici al commercialista, o al CAF, e si comincia a beneficiare delle detrazioni dall’anno successivo;

ATTENZIONE:

La ricevuta del bonifico (detto anche bonifico parlante) DEVE contenere:

a) Numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato;
b) Codice fiscale di chi beneficia della detrazione;
c) Causale;
d) Riferimento normativo;

Esempio:

Per detrazioni al 50%:
Pagamento per lavori di ristrutturazione edilizia (detrazione fiscale 50%) art. 16-bis DPR 22 dicembre 1986 n. 917., fattura n. X del giorno/mese/anno…

(Per i mobili bastano anche le ricevute delle carte di credito)

Per detrazioni al 65%:
Pagamento per lavori di riqualificazione energetica 65%, ai sensi dell’art. 1, commi 344-347, legge 27 dicembre 2006, n. 296., fattura n. X del giorno/mese/anno…

 

3 –Detrazioni fiscali + Piano Casa:
binomio perfetto!

Col Piano Casa (L.R. Veneto n° 14/2019) puoi ampliare un fabbricato esistente, in aderenza o utilizzando un accessorio esistente. Questo bonus volumetrico dipende dal grado di riqualificazione degli immobili oggetto del progetto.

Ed è qui che affianchiamo il piano casa ai vantaggi derivanti dalle detrazioni fiscali.

Questa legge, oltre a regalarti del volume, ti permette di accedere alle detrazioni fiscali, e quindi di risparmiare un bel po’ di soldi.

Domandona delle domandone: E se io demolisco e ricostruisco?

La risposta più istintiva potrebbe essere: se demolisco faccio una nuova costruzione! Invece è possibile considerarla ristrutturazione per due motivi:

a) L’aggiornamento del Testo unico per l’Edilizia (DPR 380/2001 – art. 3 comma 1 lett. d) ha aggiornato la definizione di Ristrutturazione anche in caso di demolizione e ricostruzione;

b) Con il Decreto del Fare, DL 69/2013, convertito nella Legge 98/2013, entrata in vigore il 21 agosto 2013, è stato definitivamente chiarita la possibilità di detrarre il 65% delle spese anche senza rispettare sagoma e sedime, senza però aumentare il volume esistente. Questo concetto è stato ulteriormente ribadito, con la FAQ n. 68 bis, dall’ENEA e nel “Decreto Semplificazioni” D.L. n° 76 del 16 luglio 2020

 

Bene, adesso possiamo tirare le somme.

In questo articolo abbiamo visto come un fabbricato possa essere riqualificato con importanti vantaggi fiscali, anche se “spalmati” in 10 anni.
Questo significa confort abitativo e incremento del valore immobiliare della struttura.

Poi ho sottolineato che questi vantaggi possono essere aggiunti al bonus volumetrico che ci regala il Piano Casa Veneto, non solo nella riqualificazione dell’esistente, ma anche attraverso al demolizione e ricostruzione di un edificio fatiscente.

Bene, se sei arrivato in fondo significa che l’argomento era di interesse, per questo spero di essere stato all’altezza,
Spero che anche tu possa, come me, realizzare il sogno di crescere la tua famiglia nella casa che vuoi tu, imperfetta, ma non come te la propongono gli altri.

Essere un geometra significa anche essere parte di quel percorso, e, chissà, magari un giorno lo affronteremo insieme…

Commenti

commenti

22 risposte

  1. Articolo molto interessante, spesso nel campo fiscale c’è un po’ di confusione. Mi hai tolto alcuni dubbi che avevo, grazie!

    1. Salve Luca, anche se con “un po’ di ritardo”, mi fa piacere di esserle stato utile.
      Un caro saluto.
      Paolo

  2. Un grande professionista il geometra Gollo è riuscito a farmi tutte le risposte che fin’ora nessuno era riuscito a darmi!

  3. Interessante. Ma in caso di appartamento in condominio posso detrarre i costi di detrazione sostenuti solo da me se voglio efficiente solo il mio appartamento isolando parti comuni?

    1. Salve Giuseppe, è possibile detrarre i lavori di manutenzione straordinaria della singola unità e la manutenzione ordinaria delle parti comuni. Quindi la risposta è sì.

      A disposizione.
      Paolo

  4. Salve, vi scrivo dalla Sicilia, ho acquistato un immobile da ristrutturare e come in Veneto la legge regionale sul piano casa mi permetterebbe di demolire e ricostruitruire fuori sagoma e con ampliamento della cubatura originale. In che modo posso usufruire ditutte o in parte della detrazione fiscale ? In che modo posso affrontare i lavori con l’impresa in modo da recuperare le detrazioni? Help me ci sono in ballo 70.000€ in dieci anni…

    1. Buongiorno Mario. Nonostante il DPR 380/2001 abbia identificato la demolizione e ricostruzione come “ristrutturazione”, ci sono delle note dell’Agenzia delle Entrate che valutano questo tipo di cantiere come “nuova costruzione”, rendendo inapplicabili le detrazioni fiscali. Le consiglio, comunque, di rivolgersi ad un consulente fiscale per avere conferma o smentita.

      A disposizione.
      Paolo

  5. salve, è possibile detrarre anche i costi dei professionisti (geometra, ingegnere,…) e se sì, c’è una guida che esplicita bene questi passaggi?

    1. Salve Flavio, certo, i professionisti devono essere saldati come gli altri operatori del cantiere attraverso il bonifico parlante. L’unica differenza sta nel fatto che i professionisti prima di essere pagati emettono un avviso di parcella e, una volta saldati, rilasciano regolare fattura.

      Per quanto riguarda una guida completa, le lascio il link della guida più autorevole sulle ristrutturazioni, quella dell’Agenzia delle Entrate:
      https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Ristrutturazioni+edilizie+it_Guida_Ristrutturazioni_edilizie_Maggio2019.pdf/ed587c35-c2d6-7346-b79f-e2409b6a8c92

      Spero di esserle stato utile.
      Un caro saluto
      Paolo

  6. Buongiorno. Avrei bisogno di alcune delucidazioni… Sono proprietario di un villino grezzo e vorrei completarlo sfruttando il bonus ristrutturazioni 50%. Mi hanno detto che non è possibile usufruire del bonus in quanto è classificato come F3, allora come posso fare? Cambiare prima la destinazione d’uso? Grazie.

    1. Buongiorno Antonio.
      L’immobile deve risultare completato (esistente), nel suo caso è ancora un cantiere di un edificio in costruzione (quindi non esistente). Dovrebbe portarlo all’agibilità, poi effettuare la ristrutturazione.
      Spero di esserle stato utile,
      Saluti.
      Paolo

  7. Per esperienza personale sono solo str….te le promesse fatte dallo stato. Su 50.000 euro di spese ristrutturazione avrei dovuto prendere 2.500 euro l’anno, ne sto prendendo 1.300. Il commercialista ha detto che bisogna fare non so che tipo di calcoli x detrazione d’imposta o qualcosa del genere. Lo stato va scritto con la s minuscola !!!! Che schifo!!!

    1. Ciao, i calcoli sono presto fatti: 50.000 € di spese (iva compresa), detrazione al 50% in 10 annualità fanno 2.500 €/anno. Se è minore significa che hai un carico fiscale da abbattere più basso.

  8. salve. ho una capienza fiscale di circa 7000 euro l’anno. quindi, non posso recuperare più di 70mila euro con le detrazioni fiscali, che siano esse al 50% o al 65%. volevo gentilmente chiedere se con lo sconto in fattura, trovando l’azienda che lo fa, sia possibile andare anche oltre questo limite dato dalla capienza fiscale. grazie.

    1. Salve Davide, premesso che con lo sconto in fattura è possibile gestire il cantiere in modo flessibile, lo sconto in fattura e le relative detrazioni sono sempre applicabili ad un importo totale (iva compresa) di 96.000 € ad unità immobiliare.
      Nel suo caso specifico, se dovessimo parlare di una unità singola, i 48000 € (50% di 96.000) andrebbero a coprire la sua capienza.
      Spero di esserle stato utile.
      Saluti

      1. grazie mille per la sua risposta veloce e chiara. un esempio a conferma di quanto ho capito, se posso: per qualsiasi ristrutturazione superiore ai 96.000€ (ad esempio 130.000€), nella migliore delle ipotesi, potrei arrivare a detrarre, nel caso del bonus energetico, al massimo il 65% dei 96.000€ (circa 62.400€) ed il restante (nel caso dell’esempio, 67.600€) metterlo di tasca mia. grazie ancora e buona giornata.

        1. Prego, Davide.
          Specifico che per il 65% cambiano i massimali, che sono di 155.000 €. La differenza sostanziale è che tra i bonus del 50% (Bonus Casa) e del 65% (Eco-bonus), oltre al massimale, riguarda il tipo di contabilità: nel 50% è “vuoto per pieno”, mentre nel 65% ogni lavorazione ha un suo massimale.
          Trovi on line lo schema aggiornato delle lavorazioni e dei relativi importi detraibili.
          In caso chiamami.
          Buona giornata.
          Paolo
          338 1298943

  9. Buongiorno, volevo chiederle una delucidazione in merito al bonus ristrutturazione 50×100 con eventuale fruizione diretta in 10 rate annuali con mod. 730 in sede di dichiarazione dei redditi.
    Cortesemente mi chiedevo per quanto riguarda le varie fatture che dovrò pagare con bonifico parlante alla ditta esecutrice dei lavori di manutenzione straordinaria per frazionamento di mia unità abitativa, nella descrizione dei lavori da indicare nella medesima fattura è necessario elencarli dettagliatamente o basta indicarli genericamente?
    Ad esempio posso far inserire in fattura la seguente descrizone: acconto su lavori ed opere di manutenzione straordinaria per frazionamento di immobile con diversa distribuzione interna, (indirizzo di ubicazione immobile, con estremi catastali) come da SCIA prot. nr..xxx del 20/09/2023?
    Grazie in anticipo per gentile risposta.

    1. Salve Sergio,
      la descrizione va bene (se serve accorciarla basta mettere anche “manutenzione straordinaria”) l’importante è che siano presenti i CF del beneficiario (impresa) e del fruitore (proprietario). L’importante che allo sportello o nell’home banking sia spuntata la giusta causale ( art. 16-bis del D.P.R. 917/1986).
      Saluti
      Paolo

  10. Buongiorno,
    ho completato un lavoro di riqualificazione energetica (detrazione 65%) e pagata ultima fattura nel 2023 e fatto collaudo che corrisponde alla data fine lavori. Il tecnico sta predisponendo la pratica ENEA che presentera’, rimanendo entro i 90 giorni, ormai nel 2024 e mi fatturera’ nel 2024 le sue competenze. Non capisco se posso iniziare a detrarre dalla dichiarazione 2024 le spese del 2023 e poi come posso far rientrare la spesa del tecnico, nella dichiarazione del 2025 presumo? Nel 2025, la spesa del tecnico, la addiziono alla rata da detrarre (e’ lo stesso lavoro in fin dei conti ) o la gestisco separatamente come una nuova spesa e cosi’ via per i 10 anni successivi tenendole separate? grazie dell’aiuto, saluti

    1. Salve Filippo,
      le detrazioni hanno sempre efficacia a seguito del pagamento effettuato, quindi se pagherà il tecnico nel 2024 comincerà a detrarre quella spesa a partire dall’anno successivo con la nuova dichiarazione dei redditi.
      Saluti
      Paolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.